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Rituale di saluto ISKF

1. SEIRETSU in fila

2. SEIZA seduti sui talloni

3. MOKUSO meditazione

4. KAIMOKU aprire gli occhi

5. MOKUSO YAME fine della meditazione

6. DOJOKUN regole del dojo

7/a. SHINZA NI REI saluto ai fondatori della scuola

7/b. SHOMEN NI REI saluto di fronte

8. SENSEI NI REI saluto al maestro

9. SEMPAI NI REI saluto agli anziani

10. KIRITSU in piedi

(a): da effettuarsi SOLO quando è presente l’immagine del Capo Scuola

(b): da effettuarsi quando NON è presente l’immagine del Capo Scuola

N.B. Nella disposizione per il saluto, i Sempai presenti si posizionano lateramente al Maestro. Le enunciazioni dei comandi sono effettuate dal capofila. Al comando n. 8, “Sensei Ni Rei”, mentre ci si inchina per il saluto si dice anche “DOMO ARIGATO SENSEI”.

Per l’enunciazione del comando n. 10, “Kiritsu”, prima si attende che Maestro sia definitivamente uscito dal tatami, e poi che tutti i Sempai, dopo essersi inchinati di nuovo uno ad uno, siano già tutti in piedi.

Dojokun

I dōjō kun del Karate è sinonimo di ricerca del miglioramento attraverso lo studio del karate e consiste in cinque principi che determinano lo sviluppo fisico e spirituale del praticante. I dōjō kun avviano all’esercitazione della giusta condotta da tenersi e creano il nesso tra lo studio filosofico dell’arte marziale e lo studio pratico della tecnica: le conoscenze della Via (dō) non devono restare dei principi vuoti ma piuttosto forgiare il comportamento, globalmente inteso, del praticante.
I dōjō kun sono perno di un’esercitazione spirituale incentrata sullo studio dell’arte marziale (Budō), in grado di produrre progressi in ogni campo dell’azione umana, la sua comprensione ha importanza quanto l’affinamento delle tecniche: prima e dopo l’allenamento, durante la cerimonia del saluto, vengono pronunciati i dōjō kun; l’allievo più anziano di grado enuncia le frasi, ripetute da tutti gli allievi nella posizione del saluto. L’origine dei dōjō kun riporta agli albori dell’arte marziale, si dice che il primo dōjō kun sia stato codificato dal monaco buddhista Bodhidharma, nel monastero di Shaolin. Nel karate furono codificati dal maestro Sakugawa di Okinawa e sono stati tramandati fino a noi, come fondamento della pratica tradizionale.

Nijukun

E’ un termine proveniente dall’arti marziali di Okinawa che si traduce letteralmente come Le venti (niju) regole (kun).

Create da Gichin Funakoshi verso la fine del XIX secolo, esprimono i venti principi (o precetti) ai quali tutti gli studenti di Karate Shotokan sono incoraggiati ad ispirarsi nella vita, a praticarli e ad insegnarli agli altri.

1.  Karate begins with a bow and finishes with a bow
  Non bisogna dimenticare che il karate comincia con il saluto, e termina con il saluto
 
2.  In karate, never attack first
  Nel karate, non si prende l’iniziativa dell’attacco
 
3.  One who practices karate must follow the way of justice
  Il karate è un complemento della giustizia
 
4.  Know yourself first, then you can know others
  Conosci dapprima te stesso, poi conosci gli altri
 
5.  Spirit and mind are more important than technique
  Nell’arte, lo spirito importa più della tecnica
 
6.  Be ready to release your mind
  L’importante è mantenere il proprio spirito aperto verso l’esterno
 
7.  Misfortune comes out of idleness
  La disgrazia proviene dalla pigrizia
 
8.  Don’t think that what you learn from karate can’t be used outside the dojo
  Non pensare che si pratichi karate solamente nel dojo
 
9.  It will take you entire life to learn karate
  L’allenamento nel karate si prosegue lungo tutta la vita
 
10.  Put karate into your everyday living; that is how you will see its true beauty
  Vedi tutti i fenomeni attraverso il karate e troverai la sottigliezza
 
11.   Karate is just like hot water; if you do not give it continuous heat, it will become cold
   Il karate è come 1’acqua calda, si raffredda quando si smette di scaldarla
 
12.   Do not think that you have to win; think, rather, that you do not have to lose
   Non pensare a vincere, ma pensa a non perdere
 
13.   Move according to your opponent
   Cambia secondo il tuo avversario
 
14.   In conflict you must discern the vulnerable from invulnerable points
   L’essenziale in combattimento è giocare sul falso e sul vero
 
15.   Consider you opponent’s legs and arms as you would lethal swords
   Considera gli arti dell’avversario come altrettante spade
 
16.   Be aware at all times that you have millions of potential opponents
   Quando un uomo varca la porta di una casa, si può trovare di fronte a un milione di nemici
 
17.   For full awareness in natural stance, you must practice ready position as a beginner
   Mettiti in guardia come un principiante, in seguito potrai stare in modo naturale
 
18.   Practicing kata is one thing; engaging in a real fight is another
   Bisogna eseguire correttamente i kata, essi sono differenti dal combattimento
 
19.   Do not forget: (1)strength and weakness of power; (2)contraction and expansion of body; (3)slowness and speed of techniques
   Non dimenticare la variazione della forza, la scioltezza del corpo e il ritmo nelle tecniche
 
20.   Always create and devise
   Pensa ed elabora sempre